Ci eravamo quasi. Un parlamento tra gli stati europei a maggioranza femminile. Sarebbe stato il primo della #storia. Purtroppo il riconteggio dei voti islandesi rinvia l’avvenimento storico. Peccato.
Sarebbe stato bello.
Un piccolo passo per una donna, ma un grande passo per l’umanità.
Uno di quelli che i nostri figli e nipoti avrebbero potuto studiare nei libri di storia come il giorno in cui ebbe inizio il #sorpasso.
Io me lo immagino così, il sorpasso: un periodo di nuovo #disequilibrio. Necessario. Inevitabile. In cui noi donne capiremo di avere sempre lavorato e combattuto per tre.
E prima o poi questa marcia in più, lì dove avremo avuto occasione di esprimerla, si manifesterà come un #vantaggio insopprimibile.
Gli uomini ne saranno travolti, molti faticheranno ad accettarlo. Ma i più intelligenti capiranno e accompagneranno la #transizione consapevoli che i vantaggi sarebbero per tutti.
Perché il comune obiettivo sarà quello di rendere inutile specificare il genere.
Perché avremo davvero raggiunto il #traguardo solo quando in ogni vertice non ci saranno donne o uomini, ma semplicemente persone di #talento. E specificare che si tratti di uomini o di donne sarà diventato obsoleto come dovrebbe già esserlo specificarne il colore della pelle, la religione o l’orientamento sessuale.
Quanta strada ancora da fare. Quanta.
(nella foto il finale di House of Cards con la prima prima presidente USA donna e il suo gabinetto tutto al femminile)
#donne #empowerment #islanda #politica #leadership #lavoro